Lo Specchio Della Vita (Imitation Of Life) [1959]
Lo Specchio Della Vita (Imitation Of Life) [1959] - https://fancli.com/2tD6JC
È il remake del film Lo specchio della vita (Imitation of Life) di John M. Stahl (1934). Il film, nel 2015, è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso[1].
Juanita Moore è morta, a darne la notizia il nipote Kirk Kelleykahn (a sua volta attore), che ha comunicato il suo decesso avvenuto il 1 gennaio 2014 nella sua casa di Los Angeles. È morta a 99 anni, ma ha lasciato comunque un vuoto incolmabile nel patrimonio artistico di Hollywood. Celebre fu la sua nomination all'Oscar per il ruolo della domestica/amica di Lana Turner nel classico cult del 1959 \"Imitation of Life\" (Lo specchio della vita), soprattutto perché la Moore fu solo la quinta artista di colore ad essere nominato per un Oscar.
Il commovente film del 1959, basato su un romanzo di Fannie Hurst e posto come remake di un film 1934, racconta la storia di un'aspirante attrice di successo (Lana Turner) che ai suoi esordi da \"squattrinata\" debuttante nel mondo della pubblicità conosce una donna di colore di nome Annie Johnson. Quest'ultima diviene ben presto sua domestica e amica, andando a vivere con lei e la piccola Susie, di soli 6 anni. Sua coetanea e subito complice è la ribelle Sara Jane, figlia caucasica di Annie, che crescendo inizia a darle seri problemi a causa della mancata accettazione dell'origine di colore materna (che a quei tempi ancora implicava forti discriminazioni umane e civili).
Direttore della fotografia statunitense, nato a Los Angeles il 20 settembre 1906 e morto a Canoga Park (California) il 28 aprile 1978. Con il suo gusto postespressionista, fu l'operatore delle ossessioni e delle grandi passioni amorose. Si affermò come uno dei maestri del chiaroscuro nella Hollywood degli anni Quaranta e Cinquanta, legando il suo nome alle atmosfere dei più riusciti noir e mélo realizzati dalla Universal-International Pictures e alle sue star (per es. Rock Hudson). Di lui restano nella storia del cinema soprattutto il bianco e nero di Touch of evil (1958; L'infernale Quinlan) di Orson Welles e gli anticonvenzionali contrasti cromatici presenti in alcuni mélo di Douglas Sirk, da Magnificent obsession (1954; Magnifica ossessione) a Imitation of life (1959; Lo specchio della vita). Ma si cimentò con tutti i generi, anche con il musical e la fantascienza. Vinse nel 1961 l'Oscar per Spartacus (1960) diretto da Stanley Kubrick e fu candidato nel 1962 per Flower drum song (1961; Fior di loto) di Henry Koster. 781b155fdc
